Il Movimento dei focolari, ultimamente, si è proposto di conoscere di più il pensiero e la sensibilità riguardo alla preghiera di tutti gli appartenenti al Movimento. Come risuona questo argomento nelle persone senza un riferimento religioso?
Abbiamo posto questa domanda ad alcuni di quelli che aderiscono al nostro dialogo e che non hanno un riferimento religioso, perché ciascuno potesse rispondere secondo la propria sensibilità e la propria esperienza.
Vi offriamo alcune risposte che ci sono arrivate “(che sono state molto apprezzate)” e invitiamo, chiunque fosse contento di farlo, a seguire condividendo i propri pensieri ed esperienze su questo argomento.
“Nel contesto del pensiero religioso, vedrei la preghiera come un tentativo di dialogo monodirezionale fra figli (coscienti della propria pochezza e debolezza) e Dio, o comunque un’entità superiore.”
pensiero di Armando
“…una svolta particolare sulla comprensione del significato della preghiera, per me è avvenuta quando, nel 2014, al termine della Assemblea Generale del Movimento a cui ero stata invitata, ebbi l’opportunità di incontrare Papa Francesco. Sapendo che non mi riconosco in nessuna fede religiosa, al posto dell’ormai famoso “preghi per me”, nel massimo rispetto del “mio essere” ripetendolo più volte, mi disse: “mi pensi intensamente”. Lo trovai un modo stupendo di pregare.
pensiero di Luciana Scalacci Cirocco
“Ci sono cose che non si vedono se non attraverso gli occhi che hanno pianto.” Wilhelm Mühs
pensiero raccolto da Raffaella
“Chi non vive il dialogo tutto interiore tra il suo Io e il suo Tu, anche se ha le fattezze fisiche umane, non è del tutto e propriamente umano.” dal libro Puzzle 2 di Giovanni Lamagna
pensiero di Giovanni Lamagna